Il golf e quelle scarpe con i tacchetti ...



La mia passione per il golf nasce all’età di 9 anni, quando il mio papà portava me e mio fratello a vederlo giocare sul circuito del Golf Club Fiuggi, dove i miei nonni materni avevano una casa.

Piano piano, con il passare degli anni ho cominciato a giocare anche io, con modesti risultati all’inizio sempre presso lo stesso Golf Club Fiuggi.

Gli amici con cui giocavo allora, oggi sono quasi tutti professionisti, due di loro addirittura sono diventati i miei maestri, Stefano e Gianluca Pietrobono.

Quello che ricordo più volentieri erano le gare con la partenza presto la mattina, verso le 8, orario che mi permetteva di sentire l’odore dell’erba appena tagliata,

Ricordo che all’epoca si usavano le scarpe con i tacchetti, e il rumore dei tacchetti quando si entrava in club house è uno dei ricordi che mi porterò sempre dietro, che ha segnato la mia infanzia di giovane golfista.

Ora quelle scarpe con i tacchetti non si usano più.

Fino all’età di 18 anni ho giocato a golf soprattutto l’estate, dividendomi tra il golf Club Fiuggi e il Golf Club Punta Ala.

Finiti gli studi obbligatori, ed avendo intrapreso il percorso di studi universitario, ho avuto sempre meno tempo per potermi dedicare al gioco del golf, finchè mi sono trovato costretto ad abbandonarlo per 12 anni..

Ma giocare a golf è come andare in bicicletta…. Non lo si dimentica.. così all’età di 30 anni, decisi di ricominciare, e ripresi a giocare presso il Golf Club Marco Simone dove sono ancora socio.

Il golf è uno sport per coloro che sono competitivi con se stessi, perché è l’unico sport dove si gioca sì in compagnia, ma non si gioca contro un avversario che non è un uomo o una donna, bensì contro il campo, cercando di migliorare il proprio score.

Oggi continuo a giocare in maniera modesta, dividendomi sui circuiti del Golf Club Argentario e Golf Club Punta Ala soprattutto nel periodo estivo.